Dermatique Italia

IL CUOIO CAPELLUTO

IL CUOIO CAPELLUTO
Il cuoio capelluto è la parte esterna della testa, si trova tra il volto e il collo, ricopre la scatola cranica e protegge il cervello.  
È ricoperto dai capelli, che lo proteggono dai raggi solari e aiutano la termoregolazione cerebrale.
Il cuoio capelluto contiene al suo interno le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi (produttori di peli e capelli).
 ccostituito da 3 strati: cute, sottocute e muscolo epicranico.

IL CAPELLO
Il capello è costituito da due porzioni: una visibile, detta fusto, e una intrafollicolare. La porzione intracutanea del follicolo pilifero svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo e nella morfogenesi del capello. Nel fusto vi sono tre diverse strutture concentriche: la più superficiale è la cuticola.

IL CICLO DI CRESCITA DEI CAPELLI
Il ciclo follicolare viene diviso in tre fasi: anagen, catagen e telogen. I capelli non si trovano tutti nella stessa fase, ma crescono con modalità e ritmi differenti.

Fase anagen
Durante il  periodo di anagen, i capelli sono in crescita, per cui si verificano alcune significative variazioni a livello cellulare. Queste variazioni compongono l’intera fase anagen, che ha inizio con l’attività mitotica delle cellule staminali della zona protuberante, a cui segue la discesa della parte inferiore del follicolo che raggiunge la papilla e prosegue con la colonizzazione della matrice. A questo punto compare la guaina epiteliale interna, e finalmente, il pelo, che si allunga progressivamente fino a raggiungere e oltrepassare l’ostio follicolare, ovvero la parte più esterna del follicolo.
Dal momento che il follicolo si trova in piena attività proliferativa,  il capello si allunga mediamente 3-4 millimetri al giorno, per cui in un mese può acquisire circa un centimetro di lunghezza (1,5 cm nella donna).  Il capello in fase anagen è ben ancorato grazie alle guaine, questo spiega perché può essere strappato via solo esercitando una forte trazione, il cui trauma arrecherà del dolore. L’anagen è, complessivamente, la fase del ciclo del pelo dalla durata più lunga, generalmente compresa tra i due ed i sette anni. Le variazioni di durata della fase anagen sono pesantemente influenzate da fattori ereditari e sessuali, motivo per cui la durata è maggiore nella donna e più corta nell’uomo.

Fase catagen
Nel ciclo vitale del capello, la fase catagen segna il periodo di involuzione.
É caratterizzata da diversi cambiamenti che portano ad una sostanziale trasformazione del capello che si completa con un arresto progressivo delle funzioni vitali. Questo periodo di involuzione ha inizio con l’arresto dei melanociti, le cellule che contengono melanina, responsabile della pigmentazione dei capelli. In seguito, viene meno anche l’attività delle cellule della matrice, che normalmente spingono verso l’alto quelle nate in precedenza, elaborando al loro interno la cheratina, proteina responsabile del “processo di cheratinizzazione”, ovvero dell’indurimento della struttura del capello. Di conseguenza, scompare anche la guaina epiteliale interna, formata dalle cellule della matrice: la prima porzione della struttura del capello soggetta al processo di cheratinizzazione e base su cui si forma e modella il pelo. Al contempo, la guaina epiteliale esterna forma un sacco che circonda e avvolge le restanti cellule prodotte che si muovono verso l’alto, rimanendo ancorata alla papilla dermica attraverso una colonna di cellule, residuo della matrice.
Il periodo di catagen è il più breve del ciclo vitale del capello, infatti si completa nell’arco di due settimane.

Fase telogen
Nel momento in cui la guaina epiteliale esterna si ritrae, presentandosi come un sacco corneificato avvolto attorno alla parte terminale del pelo,  il capello comincia a spostarsi verso la superficie del cuoio capelluto e ha inizio la fase di riposo o telogen.
La fase di telogen è il periodo conclusivo del ciclo di vita del capello, definita anche fase di riposo.
Il telogen è caratterizzato dalla completa assenza delle attività mitotiche, nonostante il capello si trovi ancora nel follicolo pilifero. Prima che avvenga la caduta, infatti, il capello rimane sul cuoio capelluto per circa 100 giorni. Nell’arco di questo periodo, iniziano a scomparire progressivamente tutti i sistemi di ancoraggio tra il pelo e il follicolo, le guaine. Da un punto di vista ravvicinato, il bulbo atrofico apparirà dall’aspetto traslucido con una caratteristica forma a clava nella base del capello. I capelli nella fase terminale del telogen possono essere asportati senza esercitare alcuna trazione. Tuttavia, la parte vivente, quella germinativa, non viene asportata con la caduta del capello, ma rimane allogata in profondità, nel bulge, in attesa di dare inizio ad un nuovo ciclo vitale. Il capello in telogen, infatti, può cadere da solo o essere sospinto fuori da uno nuovo in crescita.

Nell’arco di un anno solare, il cuoio capelluto presenta percentuali diverse di capelli in telogen: il 13-15% dei capelli in telogen si ha all’inizio di febbraio e di maggio e alla fine di ottobre, mentre nel mese di gennaio e luglio e si raggiungono generalmente i picchi massimi dei capelli in telogen (tra il 25% e il 30%). La caduta dei capelli inizia solo dopo circa 90 giorni della fase telogen, per questa ragione sarà minima tra giugno e luglio, bassa tra gennaio e febbraio e massima tra ottobre ed aprile.

LE CAUSE DI CADUTA DEI CAPELLI

L’influenza dei raggi uv sui capelli è studiata da molto tempo e ormai è assolutamente evidente che l’esposizione ai raggi solari e alle lampade UV artificiali provoca un danno importante al fusto del capello.
L’effetto dei raggi UV determina cambiamenti chimici al fusto sia nei capelli sani che alterati, sottoposti o no a trattamenti cosmetici.
Il danno si manifesta a qualsiasi età. I raggi UV determinano un cambiamento della composizione chimica del capello, che subisce un effetto di fotossidazione.
Il capello possiede un pigmento che si trova all’interno del fusto ed è un mezzo di protezione che controlla l’effetto negativo dei raggi solari. Ecco perché maggiore è la concentrazione della melanina contenuta nella corteccia (la parte interna del capello), minore è il danno. La cuticola (parte più esterna) non contiene melanina ed è per questo che subisce i danni più importanti.
Durante una recente conferenza dell’International Hair Research Foundation, è stato dimostrato che il capo è la parte del corpo maggiormente esposta alle radiazioni solari e che spesso il tempo reale di esposizione viene sottovalutato. Infatti, è stato calcolato che l’esposizione al sole per individui che vivono in città, svolgono un lavoro d’ufficio e passano una media di 3 settimane di vacanze all’anno, è sempre molto alto, tanto da necessitare una prevenzione di danni ai capelli e al cuoio capelluto.
Il danno indotto dalle radiazioni solari provoca modifiche delle proprietà fisiche del capello, con riduzione della resistenza alla tensione, facilità alla rottura, minore efficacia dei trattamenti cosmetici (dalla messa in piega alla tintura), aumento dei danni dei trattamenti chimici.
Il capello si presenta secco fragile e opaco. E anche possibile vedere dei piccolissimi punti bianchi lungo il fusto corrispondenti a piccole zone di frattura (tricorressi nodosa).
Se si notano delle variazioni a livello della qualità dei propri capelli, è opportuno effettuare tempestivamente un’analisi specialistica, per valutare se si tratta di un danno reversibile del fusto, oppure di un problema più profondo.
Anche lo stress rappresenta una causa di caduta dei capelli. Quando siamo sottoposti a uno stress acuto, la zona midollare del surrene viene stimolata a produrre adrenalia e noradrenalina (gli ormoni che permettono all’organismo di affrontare un pericolo imminente). L’adrenalina ha un’azione anche a livello del follicolo pilifero: il suo aumento nei momenti di forte stress può provocare un telogen effluvio acuto, ovvero un’aumentata caduta acuta dei capelli (maggiore di 100 al giorno).

RIDERMAL CAPELLI

maschera-capelli
Ridermal® capelli è una maschera a lento rilascio, va tenuta 72 ore sul cuoio capelluto interessato dalla perdita di capelli.
La sua applicazione contribuiscse a ristabilire l’equilibrio del capello, stimolandone la ricrescita.

Con un semplice trattamento settimanale casalingo consente di ottenere un capello più folto e più resistente.

Modalità d’uso
Dopo aver lavato e asciugato i capelli, stendere la maschera  sulla zona interessata, ovvero la parte superiore della testa, eseguendo un massaggio per 5 minuti. Pettinare delicatamente stendendo il prodotto sul cuoio capelluto con il palmo della mano. Lasciare asciugare per circa 1 ora e tenere in posa per 72 ore. Procedere quindi al lavaggio normale.